Ti trovi a dover cambiare il piano cottura e non sai come ti devi comportare con la cappa? Questo è l’articolo che fa al caso tuo. Magari stai ristrutturando casa, oppure vuoi rinnovare la tua cucina passando dal piano cottura a gas a quello ad induzione, in ogni caso avrai modo di trovare tutte le risposte che cerchi qui sotto.

Cambiare il piano cottura è un’ottima occasione per migliorare l’efficienza della propria cucina, ma è necessario sostituire anche la cappa? La risposta dipende da vari fattori, come la dimensione del nuovo piano cottura, il tipo di tecnologia utilizzata (ad esempio, l’induzione), l’efficienza della cappa attuale e l’aspetto estetico. Vediamo insieme cosa dovresti prendere in considerazione per fare una scelta informata e cosciente.

Cosa fare con la cappa se cambiano le dimensioni del nuovo piano cottura?

Partiamo dal presupposto che la larghezza della cappa non deve mai essere inferiore alla larghezza del piano di cottura, per evitare che i vapori non vengano aspirati. 

Se il nuovo piano cottura ha una dimensione diversa rispetto a quello precedente, potrebbe essere necessario adattare la cappa per garantire una corretta copertura dell’area e una migliore estrazione dei fumi. Esistono diverse dimensioni standard per i piani cottura:

  • 30 cm: solitamente con 1-2 zone di cottura, ideale per piccoli spazi o cucine compatte.
  • 60 cm: la misura più diffusa, con 3-4 zone di cottura, adatta alla maggior parte delle cucine.
  • 75-80 cm: misura intermedia, di solito con 4-5 zone di cottura.
  • 90 cm: per cucine più grandi, con 5-6 zone di cottura, perfetta per chi cucina più pietanze in contemporanea.
  • 120 cm: la misura più grande, spesso presente in cucine professionali o molto ampie, con oltre 6 zone di cottura.

In generale, la cappa dovrebbe essere almeno della stessa larghezza del piano cottura. Se scegli un piano cottura più ampio rispetto a quello precedente, come già anticipato, dovresti sostituire anche la cappa per mantenere l'efficienza, oppure puoi anche decidere di installare un apparecchio di larghezza inferiore, ma con una potenza aspirante maggiore.

Ricorda anche che l’altezza minima di installazione della cappa rispetto al piano è di 75 cm, mentre la distanza massima tra cappa e piano cottura deve essere di massimo 90 cm per un funzionamento ottimale dell’aspirazione.

Un addetto installa un piano a induzione nuovo

Quale cappa scegliere per il piano cottura a induzione?

Se passi a un piano cottura a induzione, valutare il cambio della cappa diventa ancora più importante per gestire la forte condensa e il vapore generati dalla cottura, problematiche particolarmente accentuate per questa tipologia di piano. Ti spiegherò i motivi nel paragrafo successivo.

Ci sono però degli aspetti da considerare: la capacità di aspirazione della cappa, fondamentale per evitare che i fumi si disperdano nell’ambiente, la sua rumorosità e la facilità di pulizia. Tra i modelli più utilizzati per il piano cottura a induzione ci sono:

  1. Cappa anti-condensa: dotata di una griglia in acciaio e di resistenze capaci di scaldare la griglia e evitare che si formi la condensa che può cadere sul piano della cucina.
  2. Cappa telescopica: è un particolare tipo di cappa che viene nascosta all’interno del piano cucina e che si attiva quando necessario, ma sono poco diffuse perché in molti preferiscono le cappe integrate.
  3. Cappa integrata: se vuoi una cappa che non sia visibile, la cappa integrata nel piano cottura è la soluzione ideale.
  4. Cappa ad isola: è la cappa di maggiore impatto estetico che viene installata quando il tuo piano cottura a induzione è posizionato su un'isola o in una posizione centrale della cucina. Questa cappa è montata direttamente al soffitto, perfetta nelle cucine moderne.
  5. Cappa a parete o a camino: una scelta ideale per varie tipologie di cucine dalle più tradizionali alle più moderne, di solito è tra le scelte predilette per chi ha un piano cottura a induzione vicino ad una parete.
  6. Cappa a incasso: è tra le cappe più classiche, può essere facilmente adattata ai pensili di varie misure e può essere agganciata con il frontale a vista o incassata. Può essere utilizzata sia in versione aspirante, con la tubazione che evacua i fumi e vapori all'esterno, sia in versione filtrante.

Tra queste cappe potrai trovare quella che fa al caso tuo e che meglio si adatta alla tua cucina. Di seguito, vedremo perché l’induzione genera più condensa di un piano cottura a gas e perché talvolta è meglio cambiare la propria cappa quando si passa all’induzione.

Perché il piano cottura a induzione genera più condensa?

Come abbiamo già detto in precedenza, il piano cottura a induzione genera molta più condensa di quello a gas, ma vediamo nello specifico perché.

L’induzione riscalda più rapidamente il contenuto delle pentole rispetto agli altri tipi di piani, grazie all’energia elettromagnetica che genera una corrente elettrica direttamente nella pentola stessa, producendo calore solo nel recipiente e non nell’aria circostante. Questo significa che il liquido nelle pentole raggiunge rapidamente la temperatura di ebollizione.

Poiché il calore non si diffonde nell’ambiente, le superfici circostanti come il piano a induzione e la cappa, rimangono fredde, così come l’aria. Quando il vapore caldo sale e incontra queste superfici fredde, si verifica uno shock termico che provoca la formazione di condensa. Per questo motivo può essere necessaria una cappa diversa rispetto a quella che avevi in precedenza.

Il fenomeno della condensa durante l’inverno si intensifica poiché la superficie dell’acciaio è resa più fredda dalla temperatura dell’ambiente. Si possono formare così delle goccioline sulla superficie della cappa che, cadendo sul piano cottura, peggiorano l’igiene della cucina, rischiando anche di danneggiare mobili, arredi e armadi.

In breve, perché cambiare la cappa se si installa un piano a induzione?

Una cappa tradizionale potrebbe non essere adeguata per gestire tutta la condensa generata dal piano a induzione. Le cappe specifiche per induzione che abbiamo visto sopra sono progettate per:

  • Gestire meglio l’umidità: con sistemi di aspirazione più efficaci per catturare il vapore.
  • Regolare automaticamente la potenza: alcune cappe hanno sensori che rilevano l’intensità del vapore e si adattano per evitare accumuli di condensa.
  • Assicurare una distribuzione uniforme dell’aspirazione: poiché il vapore prodotto da un piano a induzione è meno dispersivo rispetto a quello di un piano a gas, queste cappe garantiscono un’aspirazione mirata e uniforme.
  • Ridurre il rischio di danneggiare i mobili: minimizzano la condensa, proteggono pensili e superfici vicine dal rigonfiamento o dalla deformazione causati dall’umidità.
  • Evitare il gocciolamento della condensa: grazie a tecnologie anti-condensa, come griglie riscaldate o sistemi di raccolta dell’acqua, impediscono la formazione di gocce che possono ricadere sulle pentole o sul piano cottura.
  • Migliorare la qualità dell’aria: eliminano non solo il vapore ma anche i micro-residui di odori e grassi, garantendo un ambiente più sano e pulito.
  • Ottimizzare il consumo energetico: molte cappe moderne per i piani a induzione sono progettate per funzionare con la massima efficienza, riducendo sprechi e consumi.

Ma vediamo meglio quando è realmente necessario cambiare la cappa e quando invece non serve.

Operaio cambia una cappa da cucina

Quando considerare di cambiare la cappa da cucina?

Cambiare la cappa da cucina in alcuni casi può fare la differenza in termini di efficienza e funzionalità.

Ad esempio, se la cappa attuale è vecchia o non funziona al massimo delle sue capacità, potrebbe essere il momento giusto per cambiarla. Le cappe moderne sono spesso più potenti, silenziose e dotate di funzioni avanzate, come il rilevamento automatico dei vapori e una regolazione più efficiente dell’aspirazione. 

Inoltre, scegliere una cappa più moderna e abbinata al nuovo piano cottura può migliorare anche l’aspetto estetico della cucina. Quindi, non è sempre obbligatorio cambiare la cappa quando si cambia il piano cottura, ma potrebbe essere consigliabile in vari casi:

  1. Dimensioni diverse del piano cottura: per assicurare una corretta copertura e aspirazione.
  2. Passaggio a un piano a induzione: per gestire al meglio la condensa tipica dell’induzione.
  3. Efficienza e design: se la cappa è vecchia o poco performante, sostituirla con una più moderna e funzionale può rappresentare un miglioramento pratico ed estetico.

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